Tra le virtù dello zafferano, classico ingrediente del risotto alla milanese, al quale conferisce un intenso colore giallo oro, c’è quella di regalare momenti di piacere al palato. Un’indagine condotta dalla Murdoch University di Perth (Australia) si è spinta oltre, dimostrando, tra le proprietà zafferano, che questo prodotto ingerito in capsule può alleviare i sintomi della depressione, integrando i farmaci quando siamo giù di corda. Esaminiamo quindi più a fondo le proprietà dello zafferano.
La ricerca
La ricerca sulle proprietà zafferano è stata finanziata da un produttore dell’estratto di zafferano, ma l’analisi dei dati è frutto di un comitato indipendente. Ansia e altri sintomi negativi sono diminuiti fino al 41%. La qualità à del sonno migliora.
Un risultato che premia una spezia prodotta anche in Italia, ed in particolare nel nostro territorio: lo zafferano purissimo di Cascia (PG). Fu descritto per la prima volta in un trattato botanico assiro del VII secolo a.C.
«Le spezie – commenta Arrigo Cicero, professore di Scienze dell’Alimentazione all’Università di Bologna e presidente del Sinut (società italiana di nutraceutica) – possono contribuire al tono dell’umore, facilitando la digestione (cardamomo), cui si aggiunge una sensazione di calore (cannella). Profumi e sapori forti inducono risposte intense a livello cerebrale, stimolano le aree più antiche del cervello. Per ottenere risultati tangibili, ad esempio un effetto antidrepressivo, è necessario assumere prodotti concentrati sottoforma di integratori (vedi zafferano) per tempi relativamente lunghi, anche due mesi».
L’équipe australiana ha osservato che, quando i farmaci per la depressione non funzionano, si tende ad incrementare la dose o cambiare medicinale, rischiando effetti collaterali indesiderati.
«La nuova opzione – ha dichiarato Adrian Lopresti, leader del gruppo di Perth – incoraggia a prendere insieme antidepressivi e zafferano».
(Articolo ripreso da “La Nazione” del 10 novembre 2019)
Proprietà zafferano
Il nostro Zafferano purissimo dell’Umbria è nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali dell’Umbria. Si tratta di un prodotto totalmente naturale e si ricava esclusivamente dagli stigmi (stimmi) essiccati dei fiori dello Zafferano (Crocus sativus, Linneo 1756).
I fiori vengono raccolti a mano tra ottobre e novembre e solo nelle prime ore del giorno, quando il fiore è ancora chiuso. Questo procedimento impedisce alla luce del Sole di alterare le proprietà organolettiche degli stigmi. Successivamente, gli stessi stigmi, di colore rosso purpureo, vengono separati dal fiore ed essiccati immediatamente ad una temperatura di 40-42 °C.
Allo Zafferano si attribuiscono da sempre proprietà terapeutiche ed afrodisiache. Grazie al suo potere fluidificante migliora la circolazione del sangue e dei liquidi. Fin dagli albori della medicina, era utilizzato anche per la preparazione di unguenti disinfiammanti e cicatrizzanti.
Lo Zafferano contiene tutti i principi alimentari energetici in apprezzabili quantità. Dal punto di vista qualitativo, le proteine ricche di amminoacidi essenziali (treonina, valina, leucina, isoleucina, fenilalanina, metionina). I lipidi, con l’Acido oleico, il linoleico (Omega 6) e il linolenico (Omega 3), ai quali ad oggi viene attribuita molta importanza anche da un punto di vista nutrizionale in quanto riconosciuti precursori di molte sostanze capaci di esercitare un’azione di controllo su numerosi funzioni fisiologiche, come l’aggregazione piastrinica ed il livello della pressione arteriosa.
I minerali presenti sono Ferro, Calcio, Fosforo, Sodio, Potassio e Zinco. Tra le vitamine, invece, ci sono la Vitamina B1, la Vitamina B2, la niacina, la Vitamina B6, la Vitamina E e la β-carotene.
In definitiva, il consumo di Zafferano, se inserito con sistematicità in razionali abitudini alimentari, contribuisce a migliorare e mantenere il buono stato di salute.
Descrizione del Dott. Roberto Coli
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Università degli Studi di Perugia, Dipartimento di Medicina Interna
Italian 
English